I fatti:

Nella risposta a Massimiliano Priore, pubblicata sul sito web_tube e inviata a tutti gli artisti che espongono, Flavio Pellerito scrive: "Purtroppo Francesco non ha capito lo spirito dell'associazione e dell'iniziativa. Si è comportato in modo scorretto verso me, verso l'iniziativa e verso l'associazione. Lo ha fatto: togliendo le opere esposte; scrivendo in rete notizie false e pretestuose riguardo la sua collaborazione nella realizzazione dell'evento; agendo in malafede." Pellerito addita come scorretto l'aver tolto dall'esposizione i miei lavori. Prima considerazione: sembra evidente che non aveva alcun senso, men che mai d'ordine estetico all'interno dell'esposizione, la presenza di un quadro incorniciato rivolto verso la parete, senza almeno una spiegazione.; in poche ore lo stesso Pellerito le aveva sostituite magnificamente con i suoi robot di cartone: non vi è stato disagio nell'economia dell'esposizione, anzi, lo spazio liberato ha dato maggiore visibilità delle opere di Pellerito all'interno della collettiva, cosa che -a prescindere da me- sembra giusta; togliendo l'opera censurata dalla galleria, ho anche tolto definitivamente le castagne dal fuoco a Pellerito, così rispondendo con puntualità agli ordini da lui ricevuti, che chiedevano di rimuovere l'immagine. Riguardo alla mia collaborazione all'iniziativa, è stata cospicua e "naturale": mi sono avvicinato a Web_Tube per entrare a far parte di quello che, a prima vista, sembrava la formazione di un gruppo di artisti che potesse gestire autonomamente, con la creatività, l'esperienza, i contatti e l'intelligenza dei singoli, uno spazio espositivo. Mi sono quindi rimboccato le maniche: la Galleria Trasparente ha 50 metri di vetrate! Le ho lavate tutte all'interno (ho una certa esperienza di pulizia di vetri) e, con la collaborazione inesperta di Pellerito (bontà sua) all'esterno. Poi ho provveduto alla pulizia di gran parte della pavimentazione: ci sono volute 2 giornate, dal momento che erano incrostate di Vinavil e acrilici, materiali che Pellerito usa per realizzare le sue opere (la galleria funge anche da suo laboratorio). In una di queste giornate Pellerito mi ha coadiuvato nel lavoro. Quando poi si è saputo che Giancarlo Baraldo, dopo aver concepito una immensa scritta adesiva "Web_tube" da applicare alle vetrine di fronte alla galleria (altri 50 metri!), le stava facendo realizzare e sarebbe venuto da Torino con due operai ad installarla, ho provveduto alla pulizia anche di queste: un lavoro complicato dalla presenza, ovunque, di strisce di biadesivo tenace e di alcuni graffiti a vernice. Oltre ai comunicati stampa per la pubblicazione di recensioni on-line, ai quali abbiamo in vario modo contribuito in molti nel gruppo, io Pellerito e Baraldo abbiamo cercato recensioni nelle pubblicazioni cartacee: l'unica recensione pubblicata su carta era presente sul freepress D-News. La pubblicazione è frutto di una mia ricerca su internet mirata a individuare collaboratori specificamente responsabili dell'aria artistica e del conseguente, stringato comunicato stampa a loro diretto. Lo stesso Pellerito mi ha fornito della chiave della galleria affinché mi rendessi disponibile per gli artisti che avessero avuto bisogno di installare le proprie opere. Disponibilità anch'essa espletata, dando fattivamente una mano ed un consiglio su alcune istallazioni. C'è poi la parte creativa: il logo Web_tube è stato ideato e realizzato dal sottoscritto. Tutto quanto qui elencato riguarda solo le azioni, e quelle principali, della mia collaborazione alla realizzazione dell'evento Web_tube. Ultimo punto: Pellerito ravvede malafede in tre semplici azioni: 1. la "notificazione" agli artisti presenti in galleria della censura avvenuta; 2. un foglio A4 dove si spiega in due parole le motivazioni dell'oscuramento dell'installazione; 3. la risposta ad un quesito postomi da Massimiliano Priore. Tre azioni svolte a distanza di molto tempo dalla censura, dopo aver atteso rispettosamente e inutilmente una iniziativa, (qualsiasi essa fosse) da parte di Pellerito. Il risentimento nasce dal fatto che in nessuno dei tre casi ho chiesto a lui, preventivamente, il permesso (ovvero: non ho "capito lo spirito dell'associazione e dell'iniziativa").

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